Allora avete un paio d'ore a disposizione??
Tenete vicino un cuscinetto per nn farvi male nel momento in cui perderete i sensi leggendo 'sto romanzo...è che quando comincio a scrivere, perdo il controllo e a volte esagero... ^_^''
Allora...a Barcellona ho trovato un ambiente meraviglioso, una città stupenda, artistica, musicale, colorata, e ho scoperto gli spagnoli, persone gentili, sorridenti e amichevoli.
Nelle grandi città, da quel che ho potuto vedere, di solito tutti corrono e vanno dritti per la loro strada, a Barcellona invece le persone sorridono, si guardano negli occhi.
Ma andiamo con ordine.
30.04 - Finalmente riviviamo il momento eccitante della partenza. Adoro svegliarmi la mattina, aprire la tapparella, guardare il cielo e sospirare pensando al volo che ci porterà alla nostra meta.
Così è stato giovedì mattina, siamo usciti di casa diretti in aeroporto e una volta lì, ci si sente già in vacanza.
Volo perfetto, arrivo a Girona puntualissimo alle 13,30.
Arriviamo a Barcellona, dopo aver attraversato un paesaggio verdissimo, e prendiamo subito un taxi, visto che su un sito abbiamo letto che nn sono particolarmente costosi (e infatti lo prenderemo spesso durante la nostra breve vacanza), per raggiungere l'hotel.
Spenderei due parole sull'hotel che ci ha ospitato: assolutamente perfetto!
Nn abbiamo mai trovato dei receptionist così gentili, carini, ragazzi meravigliosi, poliglotti (dovrebbe essere ovvio ma nn lo è!), che ci hanno coccolato e consigliato per 4 giorni.
L'hotel curato, pulitissimo, confortevole, a due passi da Plaça d'Espanya, di fronte alla fermata dei bus "normali" e del bus Turistico.
Il soggiorno è stato piacevole anche grazie a loro!
E poi...C'E' IL BIDEEEE'!!! XD
Doccia rigenerante e intorno alle 17 usciamo dalla camera con l'intenzione di dare
un'iniziale sguardo generale al centro città.
Così dedichiamo il pomeriggio ad una
passeggiata sulle Ramblas, ovviamente c'è una confusione allucinante, un sacco di gente che passeggia, si ferma per vedere gli spettacolini dei vari artisti di strada sparsi qua e là.
Facciamo una salutare sosta al Dunkin' Coffee perché nn mangiamo dalle 11 e abbiamo bisogno di zuccheri (niente
di meglio del ciambellone quando c'è bisogno di zucchero) e frutta fresca alla Boqueria...questa salutare senza sarcasmo, la frutta fresca, servita nei piattini e mangiata sulla Rambla con la forchettina ha un nn so che di delizioso.
Purtroppo comincia a piovere, cerchiamo di nn demordere ma la pioggia aumenta e inzuppati ci ritiriamo in hotel, in modo da essere in forma per l'indomani ed entrare nel vivo di Barcellona.
01.05 – La pioggia nn ci lascia in pace neanche la mattina di venerdì
1°Maggio e alle 9,30 del
mattino abbiamo già i piedi fradici.
Ci dirigiamo verso il Parco di Montjuic, dove tra le tante cose interessantissime da vedere c'è anche la Fundacìo Mirò, museo dedicato alle opere di Joan Mirò, che, da appassionati d'Arte, nn possiamo perdere. Ripercorriamo le tappe artistiche della vita di Mirò, dai primissimi lavori semplici e facilmente "comprensibili" fino a quelli più astratti con figure surreali che si sovrappongono e dai colori vivaci e ben definiti, nelle opere che preferisco, o cupi che si confondono. Pranziamo nella tavola calda del museo, ci rilassiamo un attimo e andiamo via, col sole che splende...finalmente.
Dal piano superiore scoperto del Bus Turistico, Barcellona scorre intorno a noi, con le sue sculture bizzarre sparse nella città, Barceloneta e il Porto, il monumento a Colombo, le
piazze affollate. Arriviamo fino alla Sagrada Familia e dedichiamo il pomeriggio alla visita della Chiesa. O meglio: del cantiere.
Perché di questo si tratta.
Per carità, è sicuramente un capolavoro dell'architettura moderna e ho rivalutato Gaudì (che nn mi è mai piaciuto particolarmente) vedendo le sue opere dal vivo, ma la Sagrada Familia mi ha lasciato un po’ amareggiata e dispiaciuta! Dispiaciuta perché ho pensato al suo creatore, Antoni Gaudì appunto che aveva progettato qualcosa di enorme e alla fine è riuscito a completare solo una piccolissima parte in confronto a quello che
aveva in mente.
Dentro si cammina tra i ferri, i blocchi di cemento, è un vero e proprio cantiere che, come
dicevo, mi ha un po' deluso...pur nn essendomi mai piaciuta la Sagrada, sono stata comunque felice di averla vista dal vivo per rendermi conto di quanto sia maestosa.
Ripeto è senz'altro una grande opera, che però personalmente nn mi ha entusiasmato. E mi dispiace.
Torniamo in hotel, doccia e, visto che ho dimenticato a casa gli appunti con i ristorantini e localini interessanti, tra cui anche il nome del ristorante suggerito da Silvietta, chiediamo suggerimenti su dove poter mangiare della buona paella, perché vogliamo mangiarla veramente buona!
Ci consigliano un ristorante a Barceloneta e arriviamo al ristorante accolti da una serie di festosi “Hola! Hola! Hola!”.
La Salamanca, è un ristorantino molto semplice, con un sacco di prosciutti appesi al soffitto e un profumo di pesce fresco appena pescato, ricorda le trattorie caserecce, quelle un po' chiassose, dove i camerieri corrono da una parte all'altra senza troppa attenzione, ma dove si mangia divinamente! E infatti nn facciamo a tempo a sederci che già ci portano un antipasto di pane, tipo bruschetta, con pomodoro e olio d'oliva e un piatto con salame della casa. Buonissimo e
piccantino! Ordiniamo la paella ma prima un antipasto di calamari e polpetti fritti.
Ed ecco la paella...se avessimo saputo che con quella paella ci avrebbero potuto mangiare tranquillamente 3, forse 4 persone nn avremo preso l'antipasto e forse nn avremo mangiato tutta la bruschetta col salame. Una cosa allucinante! Buonissima veramente, ma decisamente troppa...mi sento morire.
Il colpo finale me lo da il grappino
“Fatto da noi! Omaggio della casa!” ...Yu-uuh quanto gira la testa!!!
Una passeggiata notturna lungo il Porto è d'obbligo.
02.05 – Sicuramente stare in fila davanti ai musei nn è uno dei momenti più divertenti di un viaggio, ma se il museo in questione, quello dedicato al grande Pablo Picasso, si trova in una bellissima piccola via della città vecchia, e c'è un chitarrista che suona musica spagnola, il momento diventa piacevolissimo e il tempo vola.
Il museo di Picasso è un altro interessante posto che nn possiamo perdere...allucinante come Picasso sia famoso soprattutto (direi...solo) per le sue opere del periodo Cubista quando invece ci sono opere bellissime che precedono di parecchio quel periodo. Interessanti anche i bozzetti erotici, dove vengono ritratti i suoi amici alle prese con sesso orale, sesso di gruppo °_° etc etc, e le sue lavorazioni sulla ceramica.
Dopo uno spuntino veloce, ci dirigiamo verso Parc Guell...il famoso parco progettato da quel pazzo, amichevolmente parlando, di Gaudì. La casetta di marzapane (che nn si chiama così ma a me sembra quella della vecchia di Hansel e Gretel!), la Salamandra, la terrazza dove abbiamo assistito ad una
esibizione meravigliosa di un gruppetto di (tossici) rasta ska/raggae, mostruosamente bravi, il colonnato...nn si finisce mai di vedere!
Torniamo in hotel, stanchi, ma nn ci fermiamo, dobbiamo passare l'ultima serata a Barcellona prima di partire e abbiamo in mente due posticini che ancora ci mancano.
La
Fontana Magica...è spettacolo. Le foto e i video, nn rendono neanche minimamente l'idea dello spettacolo a cui assistiamo.
Verso mezzanotte prendiamo un taxi per dirigerci verso un bar molto speciale: il Bharma.
Il Bharma come racconto su SYIAL è un bar dedicato a Lost...è molto piccolo, nn ci sono tavoli, è un baretto con un banco, degli sgabelli, un paio di piccoli tavolini ottogonali e due schermi su cui vengono proiettati
degli
episodi di LOST.
Sono le decorazioni che rendono il tutto speciale.
Entrare dentro ti porta in una sorta di tunnel, frequentato da appassionati che inevitabilmente finiscono col parlare di LOST.
Torniamo in hotel, distrutti...sono le 2 del mattino, cominciamo a preparare la roba da mettere in valigia l'indomani mattina...malinconia!
03.05 – Abbiamo un'ultima intera giornata da passare a Barcellona, la
reception ci terrà le valigie tutto il tempo necessario, così ci incamminiamo leggeri verso Casa Milà aka La Pedrera.
Molto particolare come tutti i lavori di Gaudì...troppo carina la cameretta dei bimbi...cicci!
Morti di fame e di stanchezza pranziamo al Tapa Tapa, locale situato di fronte a Casa Batllò. Fenomenale (il locale)!!! Con 25 euro in due, abbiamo assaggiato 8 piatti diversi...un posto davvero carino e
come sempre personale simpatico e gentile!
Casa Battlò si trova appunto dall'altra parte della strada. La preferisco alla Pedrera, forse per i suoi richiami al mare, le forme morbide e tondeggianti che richiamano le onde.
Capatina all'Hard Rock Cafè, al FC Barcelona per un acquistare un souvenirs calcistici per mio fratello, e con un taxi raggiungiamo Poble
Espanyol, a Montjuic.
Qui ti ritrovi catapultato in un'altra dimensione...lasci alle spalle la grande città per ritrovarti immerso nelle piccole vie caratteristiche dei diversi paesi spagnoli. Nn so letteralmente dove guardare, ovunque ti giri ci sono piccoli negozi che vendono qualsiasi cosa...collane, orecchini, tutto artigianale, oggetti bellissimi in vetro colorato, è tutto favoloso (e più costoso rispetto a H&M!!! T_T).
Un bel modo per salutare la Spagna.
Infatti è arrivato il momento di andar via.
”Barcelona vi aspetta, quando vorrete tornare sarete i benvenuti!” ci dice il ragazzo alla reception. Io nn me ne andrei proprio.
Sul bus nn parliamo...siamo stanchi ma soprattutto un velo di malinconia ci avvolge. Guardiamo fuori dal finestrino dell'autobus, silenziosi, con un nostalgico sorriso rivolto verso Barcellona che si allontana.